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Miami Open, Sinner avvisa Alcaraz e svela un segreto: "Sono amico di Donnarumma, giochiamo a Call of Duty"

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Vittoria in scioltezza per Jannik Sinner contro Tomas Machac, il ceco “ammazzagrandi” che nei quarti di finale del Miami Open s’è dovuto inchinare allo strapotere del rosso di San Candido. Partita combattuta soprattutto nel primo set, con immediato break di Sinner e controbreak di Machac: poi, dopo il secondo break di Jannik e la vittoria del primo parziale, la partita s’è messa in discesa per l’altoatesino, che ha chiuso i conti nel secondo set con un perentorio 6-2.

Miami Open, Sinner vince ancora: il punto super

Ora la semifinale, in programma venerdì, con sguardo già proiettato all’eventuale finale di domenica, quasi sicuramente contro Carlos Alcaraz: sarebbe la rivincita della semifinale di Indian Wells, primo atto del Sunshine Double finito a favore dello spagnolo. Ma stavolta, a Miami, le cose potrebbero cambiare. Lo ha fatto capire lo stesso Sinner nell’intervista di rito post partita, in cui insieme alle frasi di prammatica sul pubblico e la location – il classico e intramontabile “questo è un torneo speciale per me”, valido per tutte le occasioni – Jannik ha inviato un messaggio a Carlitos.

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Jannik, messaggio ad Alcaraz: “Mi sento bene”

Per prima cosa, l’analisi della prestazione contro Machac: “Tomas è un talento incredibile secondo me, è velocissimo, anche fisicamente un tipo molto buono. Non sapevo tanto cosa aspettarmi oggi, ero un po’ circospetto nei primi game per cercare di capire quale tattica potesse funzionare. Vittoria netta? Il punteggio a volte può mentire, ma ho giocato bene i punti importanti”. Quindi il messaggio ad Alcaraz (e naturalmente a tutti gli altri): “Fisicamente mi sento bene, si tratta di competere quindi ci si allena duramente per essere in posizioni come queste. Questo per me è un torneo speciale perché qui ho fatto la mia prima finale 1000 e sono contento di essere tornato in semifinale”.

Sinner, l’incontro con gli Azzurri e il sogno Nba

In precedenza Sinner aveva parlato a Tennis Channel in un’intervista in cui si è soffermato soprattutto sull’incontro con Luciano Spalletti e coi ragazzi della Nazionale azzurra. Di uno era già amico: “Di Donnarumma. A volte abbiamo giocato a Call of Duty insieme. Ora lo facciamo un po’ meno, ma siamo sempre stati in contatto, è davvero un bravo ragazzo. Cosa ho fatto durante l’incontro con la Nazionale? Ho parlato coi giocatori, è stato bello. Spalletti è molto gentile. Parliamo di un’esperienza incredibile per me, qualcosa di diverso rispetto al tennis. È bello stare in altri ambienti sportivi come il calcio, quando ne avrò la possibilità inoltre vorrei vedere una partita Nba“.


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